Ordine del Giorno
Approvazione e sottoscrizione dell’ODG del Consiglio regionale del Piemonte n° 1175
avverso la proposta di legge n° 1360 - “ Istituzione dell’Ordine del Tricolore e adeguamento dei trattamenti pensionistici di guerra”
Presa visione dei contenuti dell’ODG n°1175, approvato a maggioranza dal Consiglio regionale piemontese il 10 febbraio 2009, raccogliendo l’invito contenuto nel medesimo, si propone al Consiglio comunale di Domodossola di discuterlo e di approvarlo.
Si chiede inoltre che della sua approvazione venga data comunicazione alla Presidenza del Consiglio regionale del Piemonte e ai Presidenti della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica.
ORDINE DEL GIORNO n. 1175
Il Consiglio regionale
vista la proposta di legge n. 1360 recante “Istituzione dell’Ordine del Tricolore e
adeguamento dei trattamenti pensionistici di guerra”, attualmente all’esame della IV
Commissione Difesa della Camera dei Deputati;
rilevato che tale proposta prevede espressamente, all’articolo 2, l’equiparazione, ai fini del conferimento dell’onorificenza dell’istituendo Ordine del Tricolore e della concessione del conseguente assegno vitalizio di € 200,00 annui, tra partigiani e prigionieri nei campi di concentramento da un lato e combattenti nell’esercito della Repubblica Sociale Italiana dall’altro; considerato che il Comitato per l’affermazione dei valori della Resistenza e dei principi della Costituzione repubblicana, riunitosi appositamente, su richiesta dell’Associazione
Nazionale Partigiani d’Italia, in seduta plenaria il 4 febbraio ultimo scorso, ha giudicato grave e inaccettabile sia dal punto di vista storico e morale sia da quello giuridico tale equiparazione;
preso altresì atto che il Comitato ha assunto unanimemente la decisione di intraprendere, a partire dal Piemonte, regione che reca ancora tra le sue montagne e nelle sue città i segni profondi ed i ricordi indelebili della lotta di Liberazione e dei crimini nazifascisti, una serie di iniziative pubbliche volte a sensibilizzare i soggetti istituzionali, le forze politiche e sociali, gli enti territoriali e l’opinione pubblica al fine di evitare che il legislatore nazionale approvi una norma vissuta come una profonda ferita alla coscienza civile e democratica del nostro Paese;
ricordato che .. a seguito di tale riunione il Comitato ha indirizzato una missiva a tutti i parlamentari eletti in Piemonte, ai componenti della Commissione Difesa della Camera, ai Presidenti di Senato e Camera, al Presidente del Consiglio dei Ministri ed al Presidente della Repubblica rivolgendo loro un invito affinché, nel rispetto del ruolo istituzionale di ciascuno e delle prerogative del Parlamento, adottino le iniziative necessarie per evitare che tale proposta divenga legge della Repubblica Italiana;
.. la costruzione di una memoria storica nazionale condivisa non possa basarsi su
ingiuste equiparazioni tra chi ha combattuto, è stato imprigionato, deportato o ha
dato la vita per la libertà e la democrazia e chi ha difeso il regime fascista e il
nazismo;
auspicando che, al di là delle legittime e naturali differenze di schieramento, sia possibile ricostituire attorno ai valori della Resistenza lo straordinario scenario di unità tra le forze politiche democratiche che permise la conduzione vittoriosa della lotta di Liberazione, la stesura della Costituzione e la nascita della nostra Repubblica;
esprime la più netta contrarietà alla proposta di legge in questione;
invita le forze sociali e politiche, l’associazionismo, le istituzioni culturali, gli Istituti Storici della Resistenza, le associazioni dei partigiani, dei deportati, degli internati militari e dei perseguitati politici, la società civile piemontese tutta ad una mobilitazione capillare sul territorio in difesa dei valori della Resistenza, della libertà, della democrazia e a tutela della memoria storica;
sollecita i Consigli provinciali e comunali del Piemonte a voler discutere e approvare il presente Ordine del Giorno, impegnando il Presidente del Consiglio regionale alla trasmissione del medesimo a tutte le Assemblee elettive della regione;
sostiene la pubblica sottoscrizione di un appello rivolto al Parlamento per chiedere che non venga approvata la proposta di legge n. 1360.
Testo del documento votato e approvato a maggioranza nell'adunanza consiliare del 10
febbraio 2009
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