Iniziata sabato in tutta Italia, la raccolta delle firme per il referendum contro la privatizzazione dell’acqua, ”dopo 48 ore ha gia’ raggiunto quota 100.000 firme. Una partenza straordinaria”. A riferirlo il Comitato promotore che descrive ”una mobilitazione impressionante con lunghe file ai banchetti di tutte le citta’ e dei paesi”.
”Una folla consapevole e determinata – si legge in una nota – che in alcuni casi ha fatto anche diversi chilometri per trovare il banchetto piu’ vicino a casa (l’elenco completo e’ su www.acquabenecomune.org)”.
Il comitato promotore snocciola i dati di regioni e citta’: oltre 12mila firme raccolte in un solo giorno in Puglia, 10mila a Roma, 4mila firme a Torino citta’, 3.500 a Bologna e 2.500 a Milano.
”Dati impressionanti” dalle piccole citta’: 4.200 firme a Savona e provincia, 2mila firme a Latina e Modena, oltre 1.500 ad Arezzo e Reggio Emilia. ”Dati sorprendenti” sui paesi: 1.300 firme ad Altamura, 850 a Lamezia Terme.
”Molti sindaci e amministratori – riferisce ancora il Comitato promotore – hanno firmato in piazza, tra cui i sindaci di Ravenna ed Arezzo (entrambi Pd). In Molise Monsignor Giancarlo Bregantini (Arcivescovo metropolita di Campobasso) ha firmato in rappresentanza dei 4 vescovi delle Diocesi della Provincia”. Il comitato ”esprime tutta la sua soddisfazione per il successo delle iniziative. Siamo di fronte ad un vero e proprio risveglio civile, un risveglio che parte da associazioni e da cittadini liberi, un risveglio che parte dall’acqua”.
Avanti tutta!
Sito campagna referendaria “L’acqua non si vende”
mercoledì 28 aprile 2010
giovedì 22 aprile 2010
Quando il razzismo diventa legge
di Alba Sasso (21 aprile 2010)
Comunque la vogliamo mettere questa uscita della Gelmini sulle graduatorie regionali per gli insegnanti della scuola statale sa di obbedienza alla Lega. Che da sempre se la prende con gli insegnanti meridionali rei di affollare le graduatorie, di non conoscere i dialetti locali e soprattutto, detto e non detto, di essere un po’ fannulloni. Ma questa volta il razzismo della Lega, che intercetta come sempre , i peggiori umori della gente diventa progetto di legge, presentato alla Camera dei deputati, a poche ore dal successo elettorale.
E si badi bene alla Camera c’è già un disegno di legge della maggioranza che affronta gli stessi temi: reclutamento degli insegnanti, valutazione e così via. Aziendalismo da una parte (il disegno di legge Aprea secondo il quale il preside manager si sceglie i suoi insegnanti), impaurito localismo, respingimento dell’insegnante non autoctono dall’altra. Non c’è da stare allegri. Perché per una via o per l’altra il programma di smantellamento della scuola della repubblica va avanti.
In più la Lega, sostenuta da Gelmini, ci aggiunge il carico da novanta dell’egoismo territoriale. Infatti, secondo il disegno di legge, le graduatorie, che da provinciali diventano regionali, sono aperte solo ai nativi e ai residenti, e i docenti diventano dipendenti delle regioni e non più dello Stato. Tutto questo è anticostituzionale. Neanche l’attuazione delle modifiche al titolo quinto della Costituzione comporta il passaggio degli insegnanti alla dipendenza delle regioni e per di più non c’è principio costituzionale che impedisca ad alcuno di andare a cercare lavoro fuori regione, mentre d’altra parte direttive europee ribadiscono in più occasioni.....
.... Leggi il resto dell'articolo direttamente sul sito di SEL.
E si badi bene alla Camera c’è già un disegno di legge della maggioranza che affronta gli stessi temi: reclutamento degli insegnanti, valutazione e così via. Aziendalismo da una parte (il disegno di legge Aprea secondo il quale il preside manager si sceglie i suoi insegnanti), impaurito localismo, respingimento dell’insegnante non autoctono dall’altra. Non c’è da stare allegri. Perché per una via o per l’altra il programma di smantellamento della scuola della repubblica va avanti.
In più la Lega, sostenuta da Gelmini, ci aggiunge il carico da novanta dell’egoismo territoriale. Infatti, secondo il disegno di legge, le graduatorie, che da provinciali diventano regionali, sono aperte solo ai nativi e ai residenti, e i docenti diventano dipendenti delle regioni e non più dello Stato. Tutto questo è anticostituzionale. Neanche l’attuazione delle modifiche al titolo quinto della Costituzione comporta il passaggio degli insegnanti alla dipendenza delle regioni e per di più non c’è principio costituzionale che impedisca ad alcuno di andare a cercare lavoro fuori regione, mentre d’altra parte direttive europee ribadiscono in più occasioni.....
mercoledì 14 aprile 2010
Acqua pubblica: inizia la raccolta delle firme per i Referendum
Mercoledì 31 marzo 2010 sono stati depositati presso la Corte di Cassazione di Roma i 3 Referendum che chiedono l’abrogazione della legge Ronchi approvata dall’attuale governo e delle norme approvate da altri governi in passato (compresi quelli di centrosinistra) che hanno aperto le porte della gestione dell’acqua ai privati e fatto della risorsa bene comune per eccellenza una merce. Tra i costituzionalisti che hanno redatto i quesiti referendari: Stefano Rodotà, Gianni Ferrara e Alberto Lucarelli.
La raccolta delle 500 mila firme necessarie per l’ammissione dei referendum inizierà nel fine settimana del 24-25 aprile, una data simbolo per quella che il Forum dei Movimenti per l’Acqua intende come la Liberazione dell’acqua dalle logiche di profitto.
La raccolta delle 500 mila firme necessarie per l’ammissione dei referendum inizierà nel fine settimana del 24-25 aprile, una data simbolo per quella che il Forum dei Movimenti per l’Acqua intende come la Liberazione dell’acqua dalle logiche di profitto.
IO STO CON EMERGENCY
IO STO CON EMERGENCY
Sabato 10 aprile militari afgani e della coalizione internazionale sono arrivati al Centro chirurgico di Emergency a Lashkar-gah e portato via membri dello staff nazionale e internazionale. Tra questi ci sono tre cittadini italiani: Matteo Dell'Aira, Marco Garatti e Matteo Pagani. Emergency è indipendente e neutrale. Dal 1999 a oggi EMERGENCY ha curato gratuitamente oltre 2.500.000 cittadini afgani e costruito tre ospedali, un centro di maternità e una rete di 28 posti di primo soccorso.
Per firmare l'appello fai click qui
Sabato 10 aprile militari afgani e della coalizione internazionale sono arrivati al Centro chirurgico di Emergency a Lashkar-gah e portato via membri dello staff nazionale e internazionale. Tra questi ci sono tre cittadini italiani: Matteo Dell'Aira, Marco Garatti e Matteo Pagani. Emergency è indipendente e neutrale. Dal 1999 a oggi EMERGENCY ha curato gratuitamente oltre 2.500.000 cittadini afgani e costruito tre ospedali, un centro di maternità e una rete di 28 posti di primo soccorso.
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