Comune di Domodossola
L’esame dei documenti previsionali del Bilancio del nostro Comune ci ha permesso di evidenziare una serie di aspetti che riteniamo problematici, sui quali non ci troviamo in accordo e su cui avanzare osservazioni e proposte. Alcune di queste proposte, peraltro, sono già state oggetto in passato di lettere, Ordini del giorno e altro che non sono stati accolti in seno al Consiglio comunale e dall’Amm.ne.
Si dà atto evidentemente del notevole lavoro di redazione dei documenti di bilancio e delle innovazioni operative portate nell’ambito del Servizio Finanziario; esse, oggetto di comunicazione del Dirigente in seno all’ultima Commissione Bilancio, denotano una capacità ed uno sforzo importanti. Ci sembra giusto ribadire il nostro convincimento secondo cui l’intero insieme dei dipendenti comunali rappresenta la prima e più importante risorsa di questa come delle altre pubbliche Amministrazioni. Il Comune è fatto quotidianamente da chi è chiamato ad amministrare e da chi espleta il proprio lavoro in tutti i vari settori.
Ugualmente non si può non prendere atto dell’esistenza di una serie di norme e di vincoli che, unitamente alle scelte dell’Amministrazione centrale dello Stato, determinano incertezze, difficoltà di interpretazione, paradossi con cui anche Amministrazioni attente rischiano di cadere in situazioni di difficoltà. Crediamo che un esempio significativo sia rappresentato dalle norme sul Patto di stabilità e dai vincoli che ne derivano.
Anche per il nuovo Bilancio comunque si riscontra una carenza o assenza di confronto nel processo che porta alle scelte e alla redazione del documento di programmazione finanziaria; si riterrebbe invece indispensabile avviare nei tempi utili un tale processo che porti l’Amm.ne cittadina a conoscere meglio le priorità della comunità e avvierebbe un percorso di partecipazione attiva. Diversamente il rischio concreto, a nostro avviso, è quello di acuire la separazione tra la cittadinanza con le sue espressioni e chi amministra.
Prima di passare a evidenziare sinteticamente alcuni nodi problematici si ritiene necessario rilevare:
1.Il persistere di una visione incentrata fortemente sulla mobilità veicolare privata da cui discendono interventi e investimenti onerosi che assorbono fondi altrimenti destinabili; pensiamo alla realizzazione di parcheggi, alla necessità di manutenzione di strade, segnaletica etc. Non rileviamo un neppure graduale spostamento di attenzione dall’automobile a forme di trasporto cittadino alternative quali piccoli bus, incentivi e interventi agevolanti l’uso di biciclette, adeguamenti in favore dei tanti pedoni. Prendiamo atto di alcune intenzioni (es. messa in sicurezza di uno / due attraversamenti pedonali, sistemazione marciapiede di Via Piave…) ma ciò se da un lato sembra offrire segnali positivi, dall’altro appare del tutto insufficiente e non organico. Sottolineiamo come la normativa imponga, tra l’altro, la destinazione di una parte delle entrate derivanti dalle contravvenzioni al Codice della strada, a interventi in favore della ciclabilità.
2.Non viene accolta la necessità di avviare una programmazione pluriennale che abbia come obiettivo qualificante lo sbarrieramento della città, inteso come insieme organico di progetti e interventi atti a rendere fruibile ogni spazio pubblico, strade, piazze, edifici etc. Questo, forse più di altre iniziative, concorrerebbe a fare di Domodossola cittadina rinomata ed esemplare.
3.Applicazione dal 2009 dell’Add.le IRPEF allo 0,4% a causa di: necessità finanziarie del Comune e riduzione dei trasferimenti statali. Già lo scorso anno avevamo criticato questo aumento fiscale, oggi non si può non rimarcarlo anche a fronte invece di scelte centrali che puntano sulle c.d. grandi opere a cui andrebbe anteposta una campagna di piccole – medie opere da realizzarsi a livello locale in grado di dare spinta all’occupazione e investimenti.
Al riguardo citiamo un recentissimo documento – proposta elaborato da CGIL e Legambiente che individua la possibilità di attivare investimenti in quattro aree :
Risparmio ed efficienza energetica
Edilizia – diffusa riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente, recupero di edifici ad uso abitativo e/o sociale
Trasporti – con interventi in favore dei milioni di pendolari e sul sistema ferroviario locale e regionale
Sicurezza ambientale – con interventi su quel 70% di Comuni italiani che patiscono situazioni di dissesto idrogeologico, bonifica di aree industriali degradate
Le Amministrazioni locali possono divenire il volano per un processo di uscita dalla crisi economico-finanziaria gravissima che stiamo sopportando; con proposte, progetti, programmi per interventi a tutela dell’esistente, di manutenzione e cura del territorio.
Giudichiamo criticamente alcuni punti del Bilancio proposto:
1.Gli interventi per la scuola Media domese ( due sedi) sono posticipati al 2010 con promessa di 1 milione di €. Ma la situazione è critica ora! Viene da tempo segnalata, è stata anche oggetto, seppure per un breve periodo, della discussione al “tavolo della Scuola” promosso congiuntamente da tutte le forze presenti in C.C. ma poi, sospeso. E, inoltre, quali sono le ipotesi e le prospettive al vaglio dell’Amm.ne?
2.Pesante incidenza sul Bilancio da parte del settore LL.PP. e del progetto Borgo della cultura; da un lato si comprende la natura di alcuni progetti di recupero - rivalorizzazione e il fatto che tali interventi possano rappresentare un contributo all’economia e al lavoro, dall’altro si sottolinea come le scelte portate avanti tendano a privilegiare il centro storico a discapito del resto della città. Che conclusioni possono trarne gli abitanti di questi quartieri più periferici? Necessita pensare all’insieme cittadino e urbano.
3.Polizia Urbana: a fronte di una dichiarata carenza di dotazione organica si avanzano ipotesi di servizi serali etc. Con che risorse? Il ricorso allo straordinario non può certo essere la norma. La relazione che accompagna appare comunque assai sintetica e, a nostro avviso, poco adeguata. Non si fa cenno alcuno ad un ruolo maggiormente promozionale della PU in termini di educazione civica, stradale, prevenzione etc. Ribadiamo il concetto secondo il quale, a nostro parere, i funzionari addetti alla Polizia locale rappresentano un primo e visibile segno di presenza dell’Amm.ne sul territorio; da ciò deriva la necessità di una seria riflessione su questo settore.
4.Adeguamento risorse per area del sociale; bene! Ma non rileviamo l’assunzione di un ruolo nuovo e trainante del nostro Comune capofila in quella che è la politica del CISS. Domodossola può e deve svolgere un ruolo più attivo, propositivo e trainante. Aanche per quanto attiene gli adeguamenti delle quote pro-capite che ogni Comune versa al Consorzio; da quanti anni non abbiamo un adeguamento neppure minimo!? E inoltre, ben consapevoli dell’importanza della buona gestione e conduzione delle Residenze assistenziali per anziani non troviamo cenni alle politiche di incentivazione di forme assistenziali alternative quali l’Assistenza domiciliare che tiene a casa la persona e costa meno.
5.L’introduzione nel Bilancio del capitolo “politiche ambientali” con prime ipotesi di interventi ( solo 10.000,00 € però il finanziamento…) appare condivisibile ma, appunto, da implementare fortemente. Si tratta di un ambito di problemi che ormai risulta cruciale e improcrastinabile. Ugualmente però può rappresentare, come già sopra accennato, uno dei terreni più fertile per un rilancio in termini di lavoro, progresso sociale, sviluppo ecologicamente rispettoso. Diversamente l’aderire alle campagne tipo “mi illumino di meno”, certamente lodevoli, rischia di restare uno spot pubblicitario.
Altre proposte
Almeno 30.000,00 € per l’avvio di politiche ambientali ( da recuperare nei fondi di avanzo d’amministrazione tralasciando, per adesso, il discorso, tutto da fare se ben abbiamo compreso, della carta d’identità elettronica ad es.)
Programmazione messa in sicurezza marciapiedi dove assenti o dissestati (vedi a titolo esemplifcativo il pericoloso sottopasso in fondo a Via Bonomelli)
Programmazione limitazione veicolare privata in città (per zone e/o giorni – tipo al saabato matina con il mercato per Via Marconi, Corso Ferraris e viciniori) e contestuale avvio studio di politiche orientate al trasporto bus dall’esterno città
Definizione interventi riduzione consumi energetici sedi pubbliche (energia elettrica, riscaldamento…) con norme interne chiare e da osservare
Interventi manutentivi urgenti Scuola media in attesa di definire un progetto più completo ( perdite acqua dal tetto, muri scrostati, pavimenti da sistemare, servizi igienici, tinteggiature parziali)
Avvio concertato con il Comando, gli addetti, le OO.SS.. e l’Amm.ne di una rivalutazione del ruolo e degli interventi della Polizia Urbana
Avvio processi di confronto più coinvolgenti con Consulte di quartiere, Associazioni, OO.SS., etc. per costruzione bilanci e definizione linee e scelte programmatiche
Destinazione alle Congregazioni religiose di contributi legati agli oneri di urbanizzazione secondaria; si chiede di non proseguire nella direzione finora adottata ma di recuperare tali somme (€ 10.000,00) per altri scopi. Ciò, stante la non obbligatorietà di questi finanziamenti e il permanere, peraltro, di sostanziose interventi derivanti dalla destinazione dell’8 x mille del gettito fiscale alle Chiese.
Una notazione a parte facciamo per la questione del Canile consortile:
Nemmeno una voce in bilancio, ma un generico breve cenno tra gli “avanzi di amministrazione” (186.000 €)*, peraltro, da ripartire tra “carta di identità elettronica su tutti”, “una quota per l’informatizzazione degli uffici”, “altri impegni” ed il “marciapiede di via Piave”… praticamente, oltre al cenno il nulla, pur trattandosi di un obbligo di legge, categorico, poiché fissato entro due precetti giuridici:
determinatezza (stabilisce cosa devi fare);
tassatività (stabilisce entro quando):
Il canile è un presidio sanitario ed è solo uno tra gli strumenti da mettere in campo per la prevenzione del randagismo che a sua volta è solo uno dei fini previsti dalla L 281/91 (Legge quadro in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo).
La Legge “quadro” 281/91 all’art. 4 recita: “I comuni provvedono, altresì, al risanamento dei canili comunali esistenti e costruiscono rifugi per i cani…”
Trattandosi di normativa sanitaria l’applicazione di questa Legge compete alle Regioni ed il Piemonte vi provvide con la LR 34/93 che all’art. 7 ribadisce la competenza in capo all’ente locale: “I Comuni, singoli o associati, istituiscono e mantengono in esercizio un servizio pubblico di cattura ed un apposito canile”. Poi nel fissare più in dettaglio i criteri costruttivi ed operativi fa seguire un Regolamento d’attuazione (DPGR 4359 dell’11 novembre 1993) che all’art. 5, comma 11, fissa i termini di realizzazione delle strutture “entro diciotto mesi dall’entrata in vigore del Regolamento”.
Il Regolamento è stato pubblicato nel BUR del 24 novembre 1993, quindi, i termini sono scaduti dal maggio 1995, ossia da ben 14 anni!
L’assenza cronica di una previsione programmatica a fronte di:
a) un obbligo ad adempiere;
b) solleciti inoltrati da più parti nel coso degli anni;
c) 200 milioni erogati dalla CMVO attorno al ‘95-’96 e finiti chissà dove,
lasciano esposto il sindaco in carica e quelli che l’anno preceduto dal ’93 (forse anche i dirigenti competenti per materia), alla possibile accusa di condotta omissiva.
* Relazione Previsionale Programmatica 2009-2011
Sez. III – Programmi e Progetti
Pag. 42 - (Ultimo paragrafo)
Per quanto riguarda l’applicazione del prossimo avanzo di amministrazione (186.000 euro) si ipotizzano alcuni impegni: su tutti il finanziamento della partita “carta di identità elettronica” (si attendono indicazioni sulla questione da parte dello Stato), l’eventuale quota a favore della realizzazione del nuovo canile consortile (è in corso il confronto con i Comuni ossolani in merito) ed una ulteriore quota per l’informatizzazione degli uffici (probabile avvio della scansione degli atti): la concertazione con le forze politiche in presenti in Consiglio Comunale ci porterà ad individuare gli altri impegni; da sottolineare la volontà dell’Amministrazione Comunale di giungere alla realizzazione del marciapiede lungo la v. Piave.